L'11 marzo dopo 4 interminabili giorni di viaggio, sono arrivati a Bergamo 2 bambini di 10 e 11 anni, una ragazzina di 17 anni e le loro mamme, fuggiti dell'orrore della guerra in Ucraina.
La loro storia per noi è speciale, perché non si tratta solo di due famiglie fuggite dal conflitto ma anche di due famiglie di sportivi, con cui abbiamo molto in comune, che hanno trascorso la loro vita allenando e allenandosi duramente per poter raggiungere importanti risultati agonistici.
Sono arrivati qui per il tramite di Roman Volodkov, nostro allenatore di Tuffi ed ex olimpionico ucraino.
Olha, mamma di Dmytro e Maria è allenatrice di tuffi e suo marito è coach della Nazionale ucraina di tuffi e di tuffi dalle grandi altezze, entrambi amici e colleghi del nostro allenatore.
La figlia più grande Antonina, con suo marito Nikita, sono tra i pochi coraggiosi tuffatori del circuito internazionale Red Bull. Sono arrivati da pochi giorni e si sono ricongiunti per qualche tempo a mamma e fratellino. Sono in attesa dei documenti per poter partire per il Canada, dove saranno accolti da una nuova squadra, abituati a essere "cittadini del mondo" , cercheranno di dimenticare almeno in parte quello stanno vivendo e l'orrore che hanno lasciato. Sono una giovane coppia e riusciranno a costruirsi una nuova vita lontani dai luoghi a cui sono più legati e che sperano comunque un giorno di poter nuovamente raggiungere.
Al papà coach qualche giorno fa il Ministero dello Sport ucraino ha affidato più di 40 bambini e ragazzi tra i 6 e i 18 anni e gli ha chiesto di portarli in salvo a bordo di un autobus, sfidando posti di blocco e pericoli. Sono tanti giovani e giovanissimi atleti, alcuni accompagnati dalle mamme e altri completamente soli. Si sono avventurati oltre il confine ucraino per non spegnere la speranza di poter rivivere un giorno una vita di pace e di sport nel loro Paese, giovani promesse che oggi purtroppo vedono un immediato futuro
opaco e incerto, oltre che pericoloso per la sopravvivenza stessa e per quella delle loro famiglie. Famiglie spaccate e disorientate dalla paura, con le mamme in fuga insieme ai bambini e i papà a combattere una guerra senza senso, spesso imbracciando armi mai viste prima d'ora.
Abbiamo appena saputo che Il papa' coach ha superato la frontiera ed è riuscito a mettere in salvo tutti gli atleti e ora sta cercando in mezzo a mille difficoltà di "sistemare" i profughi in Paesi "amici" che possano garantire loro anche di ritrovare qualche volta il sorriso, mettendogli a disposizione anche la possibilità di allenarsi.
E' quello che abbiamo fatto anche noi.
Le Famiglie di Bergamo Nuoto con una grande corsa di solidarietà hanno aiutato a predisporre la casa per le due famiglie di giovanissimi tuffatori arrivati nella nostra città, messa generosamente a disposizione da un privato vicino alla nostra amministrazione comunale.
Dmytro il giovane atleta "figlio d'arte" è sempre incollato a Maksym, il più piccolo, qui solo con la mamma, che ai primi di marzo ha deciso con lei, nel giro di mezz'ora, di lasciare tutto quello che aveva per seguire Dmytro, suo migliore amico e compagno di tuffi sincro.
E' una gioa e una grande soddisfazione per tutti noi vederli mentre si allenano con la nostra squadra, consentendogli di ritrovare un po' di normalità.
Per noi che siamo solo spaventati da una guerra "a distanza", dare aiuto a queste famiglie e ai bambini-atleti messi in salvo dal papa' coach, ha un significato che va molto al di la' dell'aiuto a chi sta soffrendo.
Abbiamo pensato che avremmo potuto essere al loro posto. Dover lasciare tutto, senza certezze per il futuro e con il solo desiderio di trovare qualcuno che possa accoglierci e supportarci con affetto e solidarieta', per poter superare indenni qualcosa di inimmaginabile fino al mese scorso.
La speranza è che alla fine della guerra possano tornare di nuovo a rincorrere i sogni che hanno tutti i bambini che praticano e sono appassionati di sport.
Per aiutare tutti questi giovanissimi atleti e loro famiglie abbiamo aperto una sottoscrizione.
Tutto ciò che stiamo raccogliendo lo consegnamo direttamente nelle mani di Olha che provvede a distribuire le risorse raccolte alle famiglie ucraine dei giovani sportivi bisognose di aiuto.
Per aderire si può versare liberamente un contributo a:
ICE CLUB COMO ASD
IBAN IT24F0843010900000000264095
CAUSALE : AIUTO TUFFATORI UCRAINI